LE MAPPE DELL’EQUILIBRIO NEL VIGNETO

Il percorso green della Guido Berlucchi è iniziato nel 2006 con il progetto Mille1Vigna, curato dallo Studio agronomico Sata e dalla Facoltà di Agraria dell’Università Statale di Milano.

Ottobre 12, 2016

Il percorso green della Guido Berlucchi è iniziato nel 2006 con il progetto Mille1Vigna, curato dallo Studio agronomico Sata e dalla Facoltà di Agraria dell’Università Statale di Milano. Mille1Vigna è la prosecuzione dello studio di zonazione avviato nel 1992 dal Consorzio Franciacorta. Il progetto ha coinvolto i vigneti di proprietà dell’azienda, 85 ettari, e quelli dei conferitori, oltre 400 ettari.

Scopo dello studio era rilevare le caratteristiche pedologiche e qualitative dei singoli vigneti, in totale un migliaio, per ricavarne una dettagliata “carta d’identità”. Le uve di ciascun appezzamento sono state vinificate separatamente e i relativi vini degustati, per identificarne le peculiarità.

Mille1Vigna ha permesso alla Guido Berlucchi di eliminare gli appezzamenti non conformi ai suoi standard qualitativi. L’azienda ha così concentrato le sue energie sulle aree maggiormente vocate, identificate nei territori di Corte Franca, Erbusco e Provaglio d’Iseo.

Nel 2008 il progetto si è evoluto con l’implementazione delle mappe di vigoria. I vigneti aziendali sono stati fotografati a infrarossi dall’alto tramite un drone o un satellite. Nelle immagini, differenti cromie distinguono le aree a maggior vigore vegetativo, espresso in metri quadri di area fogliare per ceppo, da quelle meno vigorose. Nelle prime le maturazioni sono lente, maggiore l’acidità delle uve e inferiore il grado zuccherino; nelle seconde, le uve sono ricche di zuccheri e la vigna meno produttiva.

Le mappe di vigoria consentono un campionamento prevendemmiale accurato. L’incaricato si sposta tra i filari con un palmare GPS contenente le mappe, visualizza live la sua posizione e preleva campioni di acini espressivi dei vari livelli di vigoria. Grazie al campionamento, e le successive analisi delle uve campionate, si stabilirà la data di vendemmia e la destinazione delle uve alle diverse tipologie di Franciacorta. La vendemmia può così essere effettuata per microzone, rispettando la vocazione del vigneto e i differenti tempi di maturazione delle uve.

Ma non è tutto. Le mappe consentono di fertilizzare con concime organico il suolo del vigneto in modo mirato. In azienda è infatti utilizzato uno spandiconcime a rateo variabile che modula l’apporto al terreno in base al suo effettivo vigore. La fertilizzazione mirata ha dato risultati molto interessanti: nei vigneti in cui è stata adottata si è riscontrato un marcato livellamento della vigoria, a tutto vantaggio della qualità delle uve.

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