Palazzo Lana: senza le sue sale oggi non ci sarebbe un Franciacorta da gustare. In particolare la sfavillante sala del caminadù con il grande camino in marmo di Botticino dove Guido Berlucchi e Franco Ziliani si incontrarono per la prima volta. Qui è dove tutto ebbe inizio.
Se avrete la curiosità di visitare il palazzo durante un evento culturale o una visita guidata vi accorgerete di quanto sia potente l’aura emanata dalle sue antiche mura.
Fu edificato nel Cinquecento sulle strutture medioevali dalla famiglia Lana de’ Terzi, nobile casata da cui discendeva Guido Berlucchi e raggiunse la fisionomia attuale nel Seicento. Mostra una sovrapposizione di stili architettonici diversi e perfettamente amalgamati e al suo interno si possono ammirare opere d’arte uniche, come il dipinto di Caterina Cornaro, regina di Cipro e mecenate delle arti, il cui ritratto risale al 1495 quando fu ospite a palazzo.
A Palazzo Lana l’amore per la natura è sempre stato incondizionato, tant’è che già nel 1885 il conte Lana volle opporsi alla costruzione della ferrovia Brescia-Iseo. Ricordiamoci che a quel tempo i treni andavano a carbone. Ebbene, per dimostrarne l’inefficienza il conte, proprio il giorno dell’inaugurazione della tratta, e a ogni fermata, volle precedere il treno in sella al proprio cavallo.